Giorgio Fuà, un modello culturale in mostra

Allestita presso il Palazzo degli Anziani, l’esposizione è promossa e organizzata da Provincia di Ancona, Comune di Ancona e Fondazione Giorgio Fuà, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore Centro Biblioteca e Archivi Pisa (Istao).
La mostra, curata da Gabriella Papini e Erika Rosenthal Fuà, racconta gli anni delle leggi razziali, la doppia laurea a Losanna e a Pisa, il matrimonio segreto, la fuga e la cattura in Svizzera, il campo di concentramento dove nasce Silvano il primo dei tre figli. Solo nell’agosto del 1945 ci sarà il rito nuziale in sinagoga con il Rabino Elio Toaff.
E poi gli anni di Ivrea a fianco di Adriano Olivetti e la collaborazione con Enrico Mattei all’Eni, due imprenditori “visionari” a lungo debitori dei suoi consigli.
È la vita “piena e felice”, la definizione è sua, di Giorgio Fuà, economista fra i più originali del panorama italiano, fondatore della Facoltà di Economia di Ancona e dell’Istao, l’Istituto per la formazione di giovani manager intitolato alla memoria di Olivetti.
Enrico Loccioni, insieme a Giacomo Vaciago, Alberto Quadrio Curzio e Pietro Alessandrini, è intervenuto all’inaugurazione sottolineando l’importanza del “modello marchigiano di sviluppo”, di cui Fuà fu inventore.
Gli interventi sono inseriti nel percorso espositivo e nel catalogo.
Guarda il video degli interventi:

Orari di visita
da martedì a venerdì: 10,00-13,30
martedì e giovedì: 16,30-19,30
Info
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www.giorgiofuagallery.com