2KM: Presentazione del libro

E’ stata una vera e propria ondata di affetto quella che ci ha sommerso venerdì scorso a Milano, e come spesso fanno le onde, provocano altre onde, che ritornano.
Così l’onda partita da Maria Ludovica e Riccardo Varvelli che dal palco hanno ricordato e raccontato 25 anni di collaborazione con il Gruppo Loccioni, ha raggiunto Marina Salomon che l’ha rimandata carica dei concetti di integrità e rispetto come elementi di bellezza nell’impresa. A sua volta Alessandro Plateroti, vicedirettore del Sole 24 Ore ci ha arricchito condividendo le sue esperienze in ambito finanziario e di management e offrendoci una visione economica del modello d’impresa proposto dal libro.
Poi è stata la volta di Enrico Loccioni, che dopo aver chiamato sul palco la moglie Graziella, ha interpretanto fisicamente quest’onda di affetto e condivisione andando nella platea a salutare gli amici, clienti, fornitori, professori, ricercatori, chiamandoli per nome, senza dire una parole di sé e della sua impresa. Lo ha fatto invece Graziella, raccontando un’impresa che vive di passioni, di sacrifici e di gioie, proprio come una famiglia, e lanciando l’onda ai 350 ragazzi che in streaming stavano seguendo l’evento.

E quest’onda è tornata indietro non solo dalla sede marchigiana, ma anche dalla sede di Stuttgard e da quella di Washington, dal Canada e dalla Cina, dove i protagonisti dei 2KM, i collaboratori del Gruppo, lavorano, vivono, progettano.
A rappresentarli Maria Paola , che ha lanciato un ponte tra la cultura degli indiani d’America e quella marchigiana, spiegando come la bellezza dei 2Km risieda proprio nell’armonia che la sostenibilità ci spinge a realizzare.
Tutte questi lanci e ritorni d’onda sono stati moderati e colti magistralmente da Maria Cristina Origlia, caporedattore de L’Impresa, che ha saputo davvero evidenziare la bellezza e l’emozione dell’incontro.
Si sono fatte le 10 di sera, il ciauscolo è terminato, così come le altre specialità marchigiane, ma si poteva sentire nell’aria la voglia di restare, di non andarsene, di parlare ancora un po’, di ascoltare ancora un po’, di condividere l’impresa di seminare bellezza.
Grazie per averci donato la vostra presenza e la bellezza del vostro affetto

Grazie di cuore