Territori, città, imprese: smart o accoglienti?
Il Seminario ha rappresentato l’occasione per riflettere sul tema dell’accoglienza in relazione alla possibilità di costruire un rapporto virtuoso tra tecnologia e relazioni umane, attraverso il territorio, le città e le imprese. Filosofi, architetti, economisti, imprenditori, manager e enti pubblici hanno unito le loro menti per ragionare sulla necessità di integrare lo sviluppo di nuove tecnologie con la progettazione di luoghi accoglienti, ospitali e aperti, che favoriscano la buona relazione tra gli esseri umani e la fioritura delle loro capacità, nel rispetto dell’ambiente in cui essi vivono.
Venerdì 20 settembre Enrico Loccioni (Presidente) e Renzo Libenzi (General Manager) sono stati portavoce del Gruppo Loccioni, raccontando come i progetti che vengono sviluppati possono generare ambienti comunitari che creano legami, incentivano la solidarietà e promuovono la crescita civile. In particolare si è parlato di Flumen, il progetto di “adozione” del fiume Esino, per mettere in sicurezza e valorizzare 2 km di un’area fluviale in stato di abbandono. Una collaborazione tra pubblico e privato in un laboratorio di progettazione congiunta, un investimento nel futuro che porta alla riscoperta del fiume come risorsa energetica e culturale. Da minaccia, il fiume torna ad essere risorsa, con le sue storie, le sue tradizioni, il lavoro dei selcini (pacca pietre), le spiaggette nascoste, la biodevirsità della fauna e della flora. Per questo Flumen può rappresentare l’esempio di un’impresa che accoglie territorio, tradizioni e tecnologia.